Su di me

Francesca Naibo, chitarrista di Vittorio Veneto (TV) ma milanese di adozione, si muove agilmente tra tutte le varie coniugazioni della chitarra, dalla classica, all’elettrica, alla fretless fino alla pedal steel. Impegnata da anni nella ricerca della performance in solo, è concentrata nell’esplorazione dei campi dell’improvvisazione libera, della musica contemporanea e del repertorio classico, tre mondi differenti ma simili tra loro nel rapporto col suono. Il suo interesse è particolarmente focalizzato sull’uso sia della natura acustica che elettrica del suo strumento, avventurandosi tra droni ruggenti fino a microscopiche vibrazioni.

Ha studiato a Venezia, Milano, Berna e Basilea diplomandosi in chitarra classica e improvvisazione libera, e collabora con vari musicisti europei, specialmente nell’Europa Centrale e del Nord. Ha lavorato con importanti compositori quali Helmut Lachenmann e George Lewis ed ha realizzato la trascrizione di “Exercises in Futility” in collaborazione con Marc Ribot ed ha pubblicato l’articolo “Marc Ribot’s Exercises in Futility” (Proceedings of the 21st Century Guitar Conference 2019 & 2021, University of Denver) lo scorso giugno.

Ha tenuto conferenze sull’improvvisazione e sulla chitarra in occasione del “2nd Dublin International Guitar Symposium 2019: Back to the future” e della “21st Century Guitar Conference 2021: Unconventional approaches”.

Nel 2020 Aut Records ha pubblicato il suo primo lavoro discografico in solo dal titolo “Namatoulee“, accolto con entusiasmo dalla critica e scelto tra i dischi dell’anno dal programma “Late Junction” su BBC Radio 3. Definito “magistrale” da Il Giornale della Musica e “a postcard from the beyond, past the boundaries most guitarists usually accept” da A Jazz Noise, secondo Mescalina “sembra scaturire da una profonda attenzione al gesto e al respiro” e la stessa testata aggiunge che “c’è tanto da scoprire in questa artista che appare una delle promesse più belle che possiamo custodire oggi in Italia anche a fronte di una leggerezza e padronanza del linguaggio che lascia ammirati”.

Lo scorso settembre un brano di Francesca Naibo è stato incluso nel prestigioso “I never metaguitar 6” , una selezione tra i migliori chitarristi curata da Elliott Sharp (Klanggalerie). A inizio novembre è uscito “So much time” (Ramble Records), il suo secondo album solista: un lavoro sul tempo, con un dialogo tra le voci di Francesca bambina, adulta e la sua chitarra.

Dal 2020 fa parte del Collettivo milanese “Conserere” e nel 2023 è stata inclusa nel Fall Equinox 2023 Cohort 6 di Mutual Mentorship for Musicians.

Oltre alla sua attività artistica, Francesca è insegnante di chitarra alla scuola media a Milano.

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